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I primi 18 anni di Primavera del Prosecco

Quindici mostre sul territorio, 300 mila visitatori l’anno, oltre 2000 volontari coinvolti. Sono i numeri della Primavera del Prosecco Superiore Docg, sicuramente la manifestazione più nota, longeva e attrattiva dell’area storica del Conegliano Valdobbiadene. Che quest’anno, in partenza il 16 marzo a Santo Stefano di Valdobbiadene per concludersi il 23 giugno a Vittorio Veneto, festeggia la sua diciottesima edizione, quella della maturità, come spiega Giovanni Follador, presidente Comitato Primavera del Prosecco: “In questi 18 anni di attività abbiamo raggiunto dei risultati che, all’inizio, certo non ci aspettavamo. Riuscire a mettere insieme 15 mostre con organizzazioni autonome, particolarità diverse e direi anche con campanilismi diversi, non è stato facile. Merito va, senza dubbio, alla squadra che in questi anni siamo riusciti a creare, composta di elementi diversi ma che hanno saputo valorizzare e qualificare gli aspetti di quella che oggi possiamo definire una manifestazione matura”.

Nata nel 1996, la rassegna è gestita da un Comitato inizialmente formato dall’Unione delle Pro Loco della Marca trevigiana, dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, dall’Altamarca e dalla Provincia di Treviso, i quattro entri fondatori, ma che è andato via via crescendo, riuscendo a rappresentare oggi tutte le varie realtà che si occupano di valorizzazione del Mondo Prosecco e del territorio stesso: la Strada del Prosecco Docg, il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, l’Associazione Mostre di Conegliano Valdobbiadene e il Gal Altamarca. “Si tratta di otto enti che rappresentano, di fatto, tutti coloro che si occupano di promozione del territorio – racconta Follador –. E, grazie anche alla collaborazione con Marca Treviso, da evento popolare la Primavera del Prosecco è diventata un vero e proprio prodotto turistico per vivere il territorio. Ogni anno sono ben 300 mila le persone che visitano complessivamente le mostre della Primavera ed il 10% di questi visitatori sono turisti stranieri, provenienti in particolare dai paesi di lingua tedesca. Sono dati importanti, ma che vanno comunque ancora ben analizzati, in modo da poter programmare meglio e sviluppare il carattere turistico della manifestazione”.

Carattere le cui potenzialità sono sicuramente eccellenti, ma ancora tutte da sfruttare, come spiega Mara Manente, direttore del Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia: “Quello dell’enoturismo è sicuramente un segmento di mercato molto interessante, perché ha una propensione alla spesa molto significativa. Ma l’obiettivo non è tanto il visitatore fuori porta, la cui presenza ha un effetto positivo sulla comunicazione dei valori ma manca di impatto economico, quanto quello di potenziare e fidelizzare le presenze di visitatori non limitrofi e di mercati più ampi. Serve quindi un approccio turistico più efficace, soprattutto verso soggetti con buona capacità di spesa, che dalle nostre indagini risultano anche avere una propensione all’acquisto di prodotti tipici. Le dinamiche attuali ci mostrano che, se eliminiamo le presenze dei fuori porta, siamo ancora su livelli di nicchia. In una situazione economica odierna di crisi dei consumi il mercato più dinamico è però proprio quello internazionale, che nel 2012 ha dato segnali di un buon contributo alla tenuta del sistema in provincia di Treviso. Bisogna però fare il salto di qualità, lavorando soprattutto sui servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione”.

Un bell’esempio in questo senso arriva da Intavolando, associazione nata nel ‘97 che raggruppa otto ristoranti dell’area del Conegliano Valdobbiadene. “Nonostante l’annata un po’ grigia – dice Alberto Resera, presidente sia di Intavolando che di Altamarca –, il riflesso positivo della Primavera del Prosecco sul settore della ristorazione c’è sicuramente stato. Ma si potrebbe fare di più, soprattutto con un maggior coordinamento”. “Il sistema di accoglienza del territorio ­– conferma la Manente – è sicuramente buono, anche se si deve tenere conto che il turista straniero è sempre molto attento al rapporto qualità/prezzo. Serve quindi qualità e varietà dei servizi ricettivi, anche perché spesso si cercano quelli alternativi, dai bed & breakfast agli agriturismi, Bisogna lavorare sia sulle strutture ricettive che sul settore gastronomico, magari creando dei “Club di prodotto”, come sta facendo la Provincia”.

E fra i prodotti il Prosecco Superiore Docg rivesta senza dubbio un ruolo centrale per favorire la promozione turistica del territorio. “Infatti – specifica Giovanni Follador – la Primavera del Prosecco è una manifestazione che parla solo di Docg, una scelta precisa e forte, a sottolineare la qualità superiore del Prosecco dell’area storica di Conegliano Valdobbiadene. Anche perché riteniamo il Prosecco Superiore un vero e proprio cavallo di battaglia per espandere le potenzialità turistiche del territorio. Un ambiente fatto non solo di dolci colline, che sono in progetto di diventare patrimonio Unesco, ma anche ricco di storia e di cultura, basti pensare all’Abbazia di Follina, al Molinetto della Croda ed alle città di Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto, e di spazi per le passeggiate immersi in una natura splendida”.

“Il Prosecco Superiore è il nostro prodotto top – conferma Resera – e quindi va sfruttato al meglio come forma di promozione territoriale. Già collaboriamo con le Pro Loco, sia con le mostre del Prosecco che con quella dedicata ai Maroni. Serve però un rapporto più stretto fra sagre, feste e mondo della ristorazione, magari che preveda convenzioni e sconti. Coinvolgendo di più il territorio si otterrebbe il doppio di quello che si raccoglie ora”. E’ fondamentale – conclude la Manente – offrire al turista un servizio nel suo complesso. Diventa perciò un elemento essenziale anche la cura del paesaggio e nello stesso tempo un maggior coinvolgimento delle cantine, di cui, in effetti, è cresciuta la disponibilità negli ultimi anni. L’ottica è quella del prodotto di destinazione e in questo senso il Prosecco Superiore Docg fa da tramite per una maggior conoscenza del territorio. E’ un vero e proprio testimonial e per questo è necessario creare una stretta sinergia fra prodotto e territorio”.

CALENDARIO MOSTRE – PRIMAVERA DEL PROSECCO SUPERIORE 2013

1. 44ª Mostra Valdobbiadene e Cartizze Doc (16 marzo – 1° aprile, loc. Santo Stefano – Valdobbiadene)

2. 49ª Mostra dei Vini d’Annata (23 marzo – 1° aprile, loc. Villa di Cordignano – Cordignano)

3. 57ª Mostra del Valdobbiadene Docg (24 marzo – 14 aprile, loc. Col San Martino – Farra di Soligo)

4. 43ª Mostra Cartizze e Valdobbiadene Docg (30 marzo – 14 aprile, loc. San Pietro di Barbozza – Valdobbiadene)

5. 11ª Mostra Cartizze e Valdobbiadene Docg (13 – 25 aprile, loc. San Giovanni – Valdobbiadene)

6. 34ª Rive di Colbertaldo e Vidor – Mostra del Valdobbiadene Docg (13 – 28 aprile – Vidor)

7. 35ª Mostra del Conegliano Valdobbiadene (13 aprile – 1° maggio, Miane)

8. 45ª Mostra del Valdobbiadene Docg (20 aprile – 5 maggio, loc. Guia – Valdobbiadene)

9. 39ª Mostra del Torchiato di Fregona (21 aprile – 1° maggio, Fregona)

10. 5ª Mostra del Prosecco e dei vini dei Colli di Conegliano (25 aprile – 1° maggio, Conegliano)

11. 44ª Mostra dei Vini – Esposizione del Refrontolo Passito Docg e del Conegliano Valdobbiadene Docg (27 aprile – 12 maggio, Refrontolo)

12. È Verdiso 24ª Mostra del Vino e delle Grappe di Verdiso (3 – 12 maggio, loc. Combai – Miane)

13. 44ª Mostra Intercomunale del Vino Superiore dei colli (18 maggio – 2 giugno, loc. Corbanese – Tarzo)

14. 42ª Mostra dei Vini di collina (25 maggio – 9 giugno, San Pietro di Feletto)

15. 5ª Mostra dei Vini in Loggia (14 – 16 giugno e 21 – 23 giugno, loc. Serravalle – Vittorio Veneto)

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Paolo Colombo

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